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lunedì 13 novembre 2017

BORG MCENROE

di Matteo Marescalco

*recensione pubblicata su Point Blank

«(…) I live my life for the stars that shine. (…) Tonight I'm a rock 'n' roll star. Tonight I'm a rock 'n' roll star», canta, con un certo piacere, dal 1994 Liam Gallagher, co-fondatore degli Oasis, i cattivi ragazzi per eccellenza della musica inglese degli anni '90. 

Per restituire il fulgore della finale di Wimbledon del 5 Luglio 1980, il regista Janus Metz concentra la sua attenzione sul concetto di rock star, un concentrato immortale di demoni interiori e di volontà di apparire e di donarsi ai media, una celebrità “sporca” che detta la moda di un ben preciso tempo storico. Da un lato, c'è Björn Borg, l'iceborg svedese, fascia alla fluente chioma vichinga, sguardo da duro e collanina ad incorniciare il collo e a sfiorare il colletto aperto della polo. Dall'altro, John McEnroe, il super brat americano del tennis, genietto ribelle e precoce, carattere irascibile, carnagione chiara e massa di capelli ricci.  

*continua a leggere su Point Blank: http://www.pointblank.it/recensione/borg-mcenroe/ 

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