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mercoledì 5 ottobre 2016

BAD MOMS

di Emanuele Paglialonga

Che fine ha fatto il gruppo, anzi, il branco della trilogia di Una notte da leoni? Gli attori hanno preso strade diverse: Bradley Cooper (Phil) si è dato ai ruoli impegnati, come anche Zach Galifianakis (Alan; lo abbiamo visto in Birdman lo scorso anno), per quanto non abbia abbandonato i film poco sofisticati. Ed Helms (Stu) è invece quello dei tre a essersi meno affermato: ha proseguito con le commedie, lo rivedremo nel 2017 in Bastards al fianco di Owen Wilson. Todd Phillips, regista della trilogia, è tornato dopo tre anni dietro alla macchina da presa; è infatti attualmente in sala con Trafficanti, con Johan Hill e Miles Teller.

Gli sceneggiatori erano invece Jon Lucas e Scott Moore. Nel 2013 avevano esordito alla regia con Un compleanno da leoni. Oggi ritornano con Bad Moms-Mamme molto cattive.
Il pitch del film è il seguente: essere buone madri oggi è difficili. Che succede se si inizia a essere un po’ meno perfette, e a pensare un po’ anche al proprio benessere?
Niente di nuovo sotto sole, sembrerebbe. Eppure, gli arcinoti cliché delle commedie e dei B-Movie americani vengono qui rielaborati in una storia lineare, tanto semplice quanto ben sviluppata, in grado di mantenere saldo fino alla fine il proprio punto di vista. Certo, c’è a un certo punto un super party a casa della protagonista al quale accorrono tutte le donne della scuola, alla fine si compatisce e si socializza con la cattiva di turno, anch’essa dotata -chi l’avrebbe mai detto- di sentimenti. I cliché ci sono, lo si è detto, ci sono e fanno parte del mestiere.
Il film è solido ed efficace per buona parte della sua ora e mezza, e il merito è innanzitutto di due sceneggiatori  esperti del mestiere, in grado di dosare bene slapstick (botte, scivolate, cadute di vario tipo), trash (una scena in cui si discute di peni circoncisi, normali o poco rigidi), attualità (una coppia scoppia perché lui aveva l’amante virtuale), politicamente scorretto, sentimenti.
Non è infatti difficile empatizzare con la protagonista. Merito degli autori, ma anche dell’interprete, un’ottima Mila Kunis. Tutto il film ruota attorno a lei ma non si regge solo sulle sue spalle: anche il cast di contorno è discreto, da Kristen Bell a Kathryn Hahn fino a Christina Applegate.

Bad Moms è un Hangover al femminile: parte tutto da una bevuta. Nella trilogia era causa del disastro, qui è invece l’occasione per le protagoniste di cambiare momentaneamente vita. E occhio, perché la chiave di tutto è “al femminile”. Qui i maschi si spanciano sui divani, delegano alle mogli le responsabilità sui figli o su imprese che amministrano maldestramente, mentre le donne, le mamme, sono imperfette ma necessarie al mantenimento di ogni equilibrio; combattono e fanno di tutto per quanto hanno di più caro al mondo: i loro figli. E non si arrendono. Perché, come vien detto a un certo punto, -Le mamme non si arrendono. Arrendersi è roba da padri-.
Una commedia di questo tipo, al femminile, semplice e senza pretese ma ben scritta e con una grande dignità intellettuale, in Italia ancora ce la sogniamo.

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